Valutazione dei rischi ambientali e sicurezza sul lavoro: come gestire i rischi con il supporto dei software

valutazione dei rischi ambientali

Valutazione dei rischi ambientali e sicurezza sul lavoro: come gestire i rischi con il supporto dei software

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La sicurezza ambientale sul lavoro rappresenta oggi un pilastro imprescindibile della gestione aziendale moderna. Non si tratta soltanto di un insieme di procedure tecniche o adempimenti normativi, ma di una vera e propria strategia di sostenibilità che integra la tutela dell’ambiente con la protezione delle persone. Garantire la sicurezza ambientale significa infatti preservare l’equilibrio tra produttività, salute dei lavoratori e rispetto dell’ecosistema, costruendo un modello organizzativo responsabile e orientato al futuro.

Ogni impresa, indipendentemente dal settore in cui opera, dall’industria manifatturiera ai servizi, dall’edilizia al comparto sanitario, genera un impatto ambientale che deve essere analizzato, controllato e mitigato. È qui che entra in gioco la valutazione dei rischi ambientali, uno strumento indispensabile per identificare i potenziali pericoli derivanti dai processi produttivi, dallo stoccaggio di materiali, dalla gestione dei rifiuti o dalle emissioni in aria e acqua.

Oltre a prevenire incidenti e situazioni di emergenza, una corretta gestione dei rischi ambientali contribuisce a rafforzare la reputazione aziendale, a ridurre costi derivanti da inefficienze o sanzioni e a garantire la conformità alle normative vigenti, sempre più stringenti in materia di sicurezza e sostenibilità.

Adottare un approccio proattivo alla sicurezza ambientale significa quindi trasformare l’obbligo normativo in un vantaggio competitivo: un’azienda che investe nella tutela ambientale e nella sicurezza dei propri dipendenti dimostra responsabilità sociale, attenzione alla qualità del lavoro e capacità di innovazione.

Cosa si intende per “rischi ambientali”

Quando si parla di rischi ambientali, si fa riferimento a tutte quelle situazioni in cui un’attività umana, e in particolare un processo produttivo o industriale, può generare un impatto negativo sull’ambiente o sulla salute delle persone. Questi rischi derivano da una combinazione di fattori: uso di risorse naturali, emissioni, produzione di rifiuti, gestione di sostanze pericolose e mancato controllo dei processi interni.

I rischi ambientali non riguardano soltanto le grandi industrie o gli impianti complessi: anche una piccola impresa, un laboratorio o un’attività artigianale possono contribuire a forme di inquinamento o di degrado ambientale se non gestiti in modo corretto. La consapevolezza del rischio e la sua valutazione sistematica sono quindi elementi fondamentali di una politica aziendale responsabile.

Tra i principali rischi ambientali possiamo identificare:

  • Inquinamento atmosferico e idrico, dovuto a emissioni non controllate, scarichi industriali o dispersione di sostanze tossiche nell’ambiente.
  • Gestione impropria dei rifiuti, che può causare contaminazioni del suolo e delle acque, oltre a violazioni delle normative ambientali.
  • Uso e stoccaggio di sostanze chimiche pericolose, che possono rappresentare una minaccia per i lavoratori e per gli ecosistemi se non gestite in sicurezza.
  • Inquinamento acustico, vibrazioni e radiazioni, che incidono sulla qualità della vita sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
  • Emergenze ambientali come incendi, esplosioni, sversamenti accidentali o fughe di gas, che possono generare danni immediati e richiedere piani di intervento tempestivi.

L’identificazione e la valutazione dei rischi ambientali rappresentano il primo passo per costruire una strategia efficace di prevenzione. Attraverso analisi tecniche, controlli periodici e l’adozione di buone pratiche gestionali, le aziende possono prevenire danni, ridurre l’impatto ambientale e tutelare la sicurezza dei lavoratori.

Adempimenti obbligatori nella gestione dei rischi ambientali

La valutazione dei rischi ambientali e la relativa sicurezza ambientale sul lavoro comportano una serie di obblighi normativi che ogni azienda deve rispettare per operare in regola e ridurre l’esposizione a sanzioni o responsabilità penali.
Questi adempimenti derivano principalmente dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro), dal D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e dalle direttive europee in materia di tutela ambientale e prevenzione dei rischi.

1. Valutazione e aggiornamento del rischio ambientale

Il primo passo è l’identificazione di tutti i pericoli ambientali legati ai processi aziendali, dalle emissioni ai rifiuti, dagli scarichi alle sostanze pericolose.

Su queste basi, l’azienda deve elaborare una valutazione documentata del rischio ambientale, in cui vengono analizzati gli impatti e individuate le misure di prevenzione.

Questa valutazione va aggiornata periodicamente, in particolare quando si introducono nuove tecnologie, si modificano i cicli produttivi o cambiano le normative di riferimento. Il documento deve essere conservato e disponibile per eventuali controlli o audit da parte delle autorità competenti.

2. Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

Il DVR rappresenta il fulcro del sistema di sicurezza aziendale e deve comprendere anche una sezione dedicata ai rischi ambientali. Al suo interno devono essere descritte in modo chiaro:

  • L’analisi degli impatti ambientali, sia diretti che indiretti, derivanti dalle attività dell’azienda;
  • Le misure preventive e protettive da mettere in atto per ridurre o eliminare tali rischi;
  • Un piano di miglioramento continuo, che consenta all’impresa di aggiornare costantemente le proprie procedure, in un’ottica di maggiore sostenibilità e sicurezza.

3. Nomina di figure responsabili

Tra gli adempimenti fondamentali rientra la nomina delle figure responsabili della gestione della sicurezza all’interno dell’azienda.

In primo luogo, il Datore di lavoro è il responsabile principale della sicurezza e ha il compito di garantire che tutte le misure di prevenzione siano correttamente applicate.

Accanto a lui operano l’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), gli addetti alla gestione delle emergenze ambientali, il medico competente e, dove previsto, l’RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza).

Tutte queste figure devono essere formate e costantemente aggiornate in base alle normative vigenti, per assicurare un sistema di sicurezza efficace, coordinato e sempre in linea con gli obblighi di legge.

4. Gestione delle sostanze pericolose e dei rifiuti

Ogni impresa è tenuta a gestire correttamente le sostanze pericolose e i rifiuti prodotti durante le proprie attività. È necessario redigere e mantenere aggiornate le schede di sicurezza (SDS) per tutte le sostanze chimiche utilizzate, assicurandosi che siano sempre facilmente consultabili dal personale.

I prodotti e i contenitori devono essere etichettati in modo chiaro e conforme alle normative, così da garantire una manipolazione sicura e consapevole.

Allo stesso tempo, l’azienda deve smaltire i rifiuti secondo la classificazione CER, mantenendo aggiornati i registri di carico e scarico e tracciando ogni fase del processo. Infine, è fondamentale adottare procedure preventive efficaci per evitare sversamenti, incendi o fughe di sostanze pericolose, tutelando così sia l’ambiente che la sicurezza dei lavoratori.

5. Monitoraggi, controlli e manutenzioni periodiche

È obbligatorio eseguire controlli periodici per verificare che tutte le attività aziendali rispettino gli standard di sicurezza e le normative ambientali.

Tra le principali attività rientrano i monitoraggi delle emissioni in atmosfera, degli scarichi idrici e dei livelli di rumore, fondamentali per prevenire impatti negativi sull’ambiente e sulla salute dei lavoratori. Devono inoltre essere svolte verifiche regolari sugli impianti di aspirazione, filtraggio, stoccaggio e trattamento dei rifiuti, così da assicurare il corretto funzionamento delle attrezzature e ridurre il rischio di malfunzionamenti o dispersioni.

Completano il processo gli audit interni e le ispezioni programmate, strumenti indispensabili per mantenere alta la qualità del sistema di gestione ambientale e garantire la piena conformità alle normative vigenti.

6. Piani di emergenza e formazione del personale

Le aziende devono predisporre un Piano di Emergenza Ambientale (PEA) con procedure chiare da seguire in caso di incidenti, sversamenti o altre situazioni critiche.

È inoltre fondamentale organizzare attività di formazione e sensibilizzazione per il personale, così da garantire comportamenti corretti nell’uso di sostanze pericolose e una gestione efficace delle emergenze.

7. Comunicazioni e autorizzazioni ambientali

A seconda del tipo di attività, l’azienda può essere tenuta a ottenere specifiche autorizzazioni ambientali, come l’AUA o l’AIA per le emissioni in atmosfera.

Sono inoltre richieste l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali per il trasporto o lo smaltimento dei rifiuti e la presentazione annuale del MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale).

In caso di modifiche ai processi produttivi o alle strutture, è obbligatorio comunicare gli aggiornamenti alle autorità competenti come ARPA, ASL, ISPRA o il Comune di riferimento.

8. Integrazione con i sistemi di gestione (ISO 14001 e 45001)

Infine, molte aziende scelgono di adottare sistemi di gestione certificati, come la ISO 14001 per l’ambiente e la ISO 45001 per la sicurezza sul lavoro.

Questi standard consentono di uniformare le procedure di monitoraggio e miglioramento, dimostrare la conformità normativa durante controlli o bandi pubblici e ridurre il rischio di sanzioni, rafforzando al tempo stesso la reputazione aziendale.

Valutazione rischi ambientali: adempimenti e fasi

La valutazione dei rischi ambientali è un processo strutturato e continuo che consente alle aziende di individuare, analizzare e gestire in modo proattivo tutti i pericoli connessi alle proprie attività produttive e operative.

Non si tratta di un adempimento formale, ma di un vero e proprio strumento di prevenzione e pianificazione strategica, capace di ridurre l’impatto ambientale, migliorare l’efficienza dei processi e garantire la conformità alle normative vigenti.

Effettuare una valutazione accurata dei rischi ambientali significa comprendere come ogni fase del ciclo produttivo, dall’approvvigionamento delle materie prime alla gestione dei rifiuti, fino allo smaltimento finale, possa influire sull’ambiente circostante e sulla sicurezza dei lavoratori.

Le fasi della valutazione dei rischi ambientali

Il processo di valutazione si articola in diverse fasi, ciascuna essenziale per costruire un sistema di gestione solido e integrato:

  • Raccolta dei dati
    Si parte dall’analisi delle informazioni relative a processi produttivi, impianti, sostanze utilizzate, rifiuti generati e comportamenti operativi. In questa fase vengono esaminati anche i dati storici di incidenti, le emissioni registrate e le certificazioni ambientali già in essere.
  • Analisi del rischio
    Una volta raccolte le informazioni, si procede con la valutazione della probabilità e della gravità di ciascun potenziale impatto ambientale. Questo passaggio consente di classificare i rischi in base alla loro priorità e di definire quali interventi richiedano un’azione immediata.
  • Pianificazione delle misure di prevenzione e mitigazione
    A partire dai risultati dell’analisi, vengono sviluppate strategie operative e misure correttive per prevenire o ridurre al minimo i rischi. Tali misure possono includere l’adozione di nuove tecnologie, la formazione del personale, la sostituzione di sostanze pericolose o la definizione di procedure di emergenza più efficaci.
  • Monitoraggio e aggiornamento continuo
    La valutazione dei rischi ambientali non si esaurisce in un documento statico: richiede un controllo costante nel tempo. Le condizioni operative, le normative e le tecnologie cambiano rapidamente; per questo motivo è fondamentale aggiornare regolarmente il piano di sicurezza ambientale, verificando l’efficacia delle misure adottate e introducendo eventuali miglioramenti.

Come già detto, la valutazione dei rischi ambientali non rappresenta soltanto un obbligo previsto dal D.Lgs. 81/08 e dalle normative europee in materia di tutela ambientale, ma anche un investimento strategico per la competitività e la reputazione aziendale.

Le imprese che adottano un approccio proattivo alla gestione ambientale ottengono numerosi vantaggi: riduzione dei costi legati agli sprechi e alle sanzioni, miglioramento dell’immagine verso clienti e stakeholder, accesso facilitato a certificazioni come ISO 14001 e EMAS.

Software per la gestione dei rischi ambientali: vantaggi e funzionalità

La digitalizzazione ha trasformato radicalmente il modo in cui le aziende affrontano la gestione della sicurezza ambientale. Fino a pochi anni fa, valutazioni, monitoraggi e controlli venivano gestiti tramite fogli di calcolo, documenti cartacei e comunicazioni frammentate. Oggi, invece, i software dedicati alla gestione dei rischi ambientali permettono di centralizzare tutte le informazioni in un’unica piattaforma digitale, rendendo il processo più efficiente, preciso e trasparente.

Questi strumenti consentono di automatizzare la raccolta e l’analisi dei dati ambientali, riducendo il margine di errore e velocizzando le operazioni quotidiane. Le aziende possono monitorare in tempo reale indicatori chiave come emissioni, consumi energetici, gestione rifiuti e conformità alle normative, ottenendo una visione completa e aggiornata dello stato ambientale aziendale.

Inoltre, i software di gestione ambientale permettono di:

  • Gestire in modo organizzato scadenze, controlli e certificazioni, evitando dimenticanze e non conformità.
  • Creare report dettagliati e personalizzabili sulla valutazione dei rischi, utili per audit interni, ispezioni o comunicazioni con gli enti di controllo.
  • Integrare i dati ambientali con altri sistemi aziendali (HR, manutenzione, produzione, formazione), favorendo una gestione integrata e coerente di tutte le attività.
  • Migliorare la collaborazione tra i reparti, garantendo una comunicazione fluida e la condivisione delle informazioni in tempo reale.

Grazie a queste soluzioni, la gestione dei rischi ambientali diventa più semplice, precisa e tracciabile. Le aziende possono così ridurre gli errori manuali, risparmiare tempo nella compilazione dei documenti e assicurare una maggiore conformità normativa, dimostrando impegno concreto verso la sostenibilità e la sicurezza.

Come gestire i rischi ambientali con Safework di Forwork

Gestire in modo efficace i rischi ambientali e la sicurezza sul lavoro richiede oggi strumenti avanzati, capaci di unire precisione, semplicità e conformità normativa. In questo contesto, Safework di Forwork si afferma come uno dei software in cloud più completi e performanti in Italia per la gestione della sicurezza aziendale e ambientale.

Progettato per aziende pubbliche e private, RSPP e società di consulenza, Safework consente di pianificare, eseguire e controllare tutte le attività legate alla sicurezza in un’unica piattaforma digitale, garantendo una gestione centralizzata e completamente integrata con i principali sistemi aziendali.

Grazie a una struttura modulare, il software permette di gestire in modo specifico ogni aspetto della sicurezza, tra cui:

  • Modulo DVR/DUVRI: consente di creare e aggiornare in tempo reale i documenti di valutazione dei rischi (DVR) e quelli relativi ai rischi da interferenze (DUVRI), partendo dai dati più recenti presenti nel sistema.
  • Modulo sicurezza ambientale: permette di pianificare e monitorare tutte le attività di sicurezza ambientale, gestendo prescrizioni, controlli e scadenze in maniera automatizzata e trasparente.
  • Modulo eventi: registra e analizza infortuni, near miss e non conformità, supportando l’attuazione delle misure di prevenzione e dei piani di miglioramento.
  • Modulo DPI: gestisce la distribuzione, l’assegnazione e il rinnovo dei dispositivi di protezione individuale, assicurando il rispetto dei protocolli di sicurezza.

Con Safework, ogni fase del processo, pianificazione, esecuzione e controllo, è completamente digitalizzata:

  • in fase di pianificazione, il software raccoglie e organizza i dati relativi a lavoratori, impianti, sostanze e processi produttivi;
  • durante l’esecuzione, produce automaticamente documenti e valutazioni aggiornate, applicando metodi di analisi dei rischi personalizzabili;
  • nella fase di controllo, consente di monitorare le scadenze, i livelli di rischio e le prestazioni ambientali, con report e KPI chiari e sempre disponibili.

La gestione multiutente e multidominio garantisce la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, dal datore di lavoro al RSPP, fino al medico competente e ai consulenti esterni, offrendo un controllo preciso dei permessi e delle responsabilità.

Infine, grazie alla tecnologia cloud SaaS, Safework è accessibile ovunque, da qualsiasi dispositivo, e sempre aggiornato alle ultime normative.

È integrato con i principali sistemi aziendali e offre API REST per collegarsi ad altri software gestionali, favorendo un flusso di lavoro continuo e integrato.

Con Safework di Forwork puoi gestire in modo semplice, preciso e digitale ogni aspetto della sicurezza aziendale: dai rischi ambientali alle scadenze, fino alla documentazione obbligatoria.

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